Skip to content Skip to navigation

Cattedrale di Modena, Torre della Ghirlandina e Piazza Grande Patrimonio dell'Umanità dal 1997

Sezioni

Presepio

Antonio Begarelli, 1527

 
Da sempre tra le opere più note e amate di Begarelli per la bellezza e la grazia raffaellesca della sacra rappresentazione, il Presepio, diversamente dagli altri gruppi dell’artista tutti in terracotta, non è mai stato trasferito dalla sede d’origine, pur avendo subito alcuni spostamenti interni. L’opera fu commissionata dalla “Mensa Comune dei preti” che aveva eretto la cappella di San Sebastiano (1468), la quarta a sinistra della Cattedrale, ad Antonio Begarelli abilissimo plasticatore modenese,  attivo tra il 1520 circa e il 1565 soprattutto per l'ordine benedettino, capace di sfruttare al meglio tutte le potenzialità dell’argilla locale. Inizialmente venne collocata entro un’apposita nicchia, sotto la splendida tavola di Dosso Dossi (1522), commissionata dalla stessa “Mensa Comune”, quasi a rappresentarne una sorta di massiccia predella.
Nel 1899, durante la campagna di restauri del Duomo, per pareggiare il muro esterno da cui sporgeva la nicchia, il gruppo venne trasferito nell’opposta parete meridionale previo calco della grotta, tra l’altare della Madonna di Piazza e quello della Resurrezione. Ma appena quindici anni dopo fu nuovamente spostato per essere collocato al posto dell’altare della Resurrezione e restaurato con una nuova tinteggiatura di bianco e la ridoratura di alcune fregi, una finitura che comunque riprendeva quella originale.
Seguì un restauro del 1976 che, eliminando la tinta bianca, riportò alla luce i brani autografi del maestro e i successivi rifacimenti.