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Cattedrale di Modena, Torre della Ghirlandina e Piazza Grande Patrimonio dell'Umanità dal 1997

Sezioni

Cappella Bellincini

Cristoforo da Lendinara, 1472 ca - 1476

 La Cappella Bellincinisi trova nella navata destra del Duomo di Modena, all’altezza della prima campata. Si presenta come una “mostra” architettonica fortemente aggettante dalla parete della chiesa, composta di un altissimo fornice a tutto sesto, inquadrato fra due pilastri con alta base, scanalati e con capitelli corinzi che reggono un sottile architrave. Al di sopra di questo, la struttura della cappella è conclusa da una lunetta con arco a sesto ribassato.
Tutti gli elementi che definiscono l’architettura sono realizzati in cotto e presentano un uniforme colore rosso. La parete di fondo, i lati interni dei pilastri e il sottarco, i pennacchi e la lunetta sono interamente occupati da una decorazione ad affresco che appare strettamente legata alla composizione architettonica.
La lunetta è decorata da un affresco raffigurante la Natività, nella quale è del tutto scomparsa la figura della Madonna, mentre nello sfondo si intravede ancora la scena dell’Annuncio ai pastori. Al di sotto, i pennacchi dell’arco presentano a sinistra la figura dell’Angelo annunciante e a destra quella della Vergine annunciata. La faccia interna dei pilastri che reggono l’arco è decorata, a sinistra, dalle figure sovrapposte di una santa - forse Santa Caterina d’Alessandria - e di San Francesco; a destra, dalle immagini di un santo vescovo, identificabile con Sant’Agostino, e di San Sebastiano.
Il sottarco è occupato da otto immagini a mezzo busto di personaggi dell’Antico Testamento qualificati come Profeti e identificati da scritte.
La parete di fondo della cappella è occupata da un grande Giudizio Finale, suddiviso in tre fasce: in alto la figura di Cristo Giudice all’interno di una grande mandorla, con al suo fianco molte figure di santi e di personaggi dell’Antico Testamento; nella fascia mediana domina la figura di San Michele Arcangelo con a fianco due Angeli per parte; nella parte bassa vi sono due gruppi di risorti seminudi e un finto dossale marmoreo nel quale campeggiano le figure di San Girolamo, della Madonna con Bambino, di San Bernardino da Siena.
L’iconografia incentrata sul tema della Redenzione e dominata dal grande e minaccioso Giudizio Finale, corrisponde al carattere di cappella funeraria previsto dal testamento del committente Filippo Bellincini morto nel 1465.
Questi affreschi  risentono fortemente dell'influsso di Piero della Francesca, chiamato a lavorare tra Ferrara e Rimini pochi anni prima. L'artista toscano esercitò infatti una forte suggestione su Cristoforo da Lendinara, al quale la decorazione della Cappella viene generalmente riferita e che apparteneva  a una famiglia di abili intarsiatori lignei, autori per la cattedrale degli stalli lignei ancora oggi visibili nel coro superiore della Cattedrale.