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Cattedrale di Modena, Torre della Ghirlandina e Piazza Grande Patrimonio dell'Umanità dal 1997

Sezioni

Stanza dei Torresani

La costruzione del quinto piano della Ghirlandina risale con grande probabilità al 1169 - 1184, cioè alla seconda fase costruttiva della torre (II – V piano). In origine, questo ambiente era forse meno sviluppato in verticale e venne ampliato in altezza in occasione della successiva sopraelevazione del 1261 che lo trasformerà in Stanza dei torresani, trasferendo le campane al sesto piano).
In questa stanza abitavano infatti i cosiddetti torresani, guardie al servizio del Comune, la cui presenza è documentata a partire dal 1306,  fino alla seconda metà dell’Ottocento. Esse vegliavano sulla città, davano il segnale per l’apertura e la chiusura delle porte e suonavano le campane per scandire le ore, per allertare la popolazione in caso di pericolo e chiamarla a raccolta nelle occasioni pubbliche. Alla fine del XVI secolo, la Stanza dei torresani, fu trasformata parzialmente in belvedere aperto in direzione del castello ducale.
Il restauro che demolì soppalco e tramezzi di questo ambiente, riducendolo ad un unico enorme vano, non ha lasciato molti segni per una ricostruzione ideale degli spazi. Dalle tracce superstiti è distinguibile un soppalco mediano ed uno spesso tramezzo verticale condotto a filo dello scalino che ancor oggi divide il pavimento in due frazioni disuguali, con un rettangolo più stretto sul lato nord.
Nella Stanza dei torresani sono presenti otto colonne con altrettanti interessanti capitelli databili verso il 1180 circa, cioè al termine della seconda campagna costruttiva della torre.